Diffuso il 18 maggio scorso un comunicato di SCF relativo alla vicenda che ha visto RNA (Radio Nazionali Associate) sospendere la programmazione dei nuovi titoli delle case discografiche che si sono opposte alla richiesta, da parte di quattro network nazionali, di esonero dal pagamento dei compensi per i diritti discografici per la messa in onda dei materiali in promozione.
“SCF si dichiara disponibile ad un incontro con il Ministro Bondi, al fine di illustrare la propria posizione e le ragioni dell’industria discografica”, commenta Saverio Lupica, Presidente di SCF. “Spiace rilevare le affermazioni di RNA. In fase di rinegoziazione dell’accordo con le radio nazionali, SCF ha manifestato un atteggiamento che, contrariamente a quanto si dichiara, è sempre stato estremamente disponibile e propositivo. Abbiamo avanzato numerose proposte volte a ridefinire il corrispettivo per i diritti discografici, anche attraverso un percorso graduale di adeguamento tariffario”.
“Non vogliamo certamente entrare nel merito delle scelte di palinsesto delle radio. Non riteniamo però corretta l’iniziativa promossa nei giorni scorsi dalle radio, soprattutto se queste si dichiarano sostenitrici dei prodotti musicali e delle imprese discografiche”, continua Lupica. “Per quanto riguarda la trattativa con RNA, quanto richiesto oggi da SCF non è altro che un ragionevole adeguamento dei compensi con quanto applicato già da tempo a livello europeo. In Italia fino al 2006 i principali network nazionali hanno riconosciuto per i diritti discografici un compenso pari all’1% dei loro ricavi lordi: una somma che non può certo essere considerata una “equa remunerazione”, a fronte di un utilizzo di musica sempre più intensivo ed evidente, stimato in ben oltre il 50% del palinsesto radiofonico medio”.
Fonte: www.musicaedischi.it