Il 23 Gennaio 2007 al Caffè Plage Royale a Cannes durante il Midem si è inaugurata la prima organizzazione sindacale di autori europei di musica popolare.
APCOE, Alleanza delle Associazioni Sindacali di Autori Popolari in Europa, avrà sede a Londra e nasce dall’unione dei sindacati di musica popolare di Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Italia, Lituania, Norvegia, Spagna, Svezia, e del Regno Unito. Altri paesi aderiranno nei prossimi mesi.
APCOE è l’ultimo dei tre pilastri di un progetto sindacale iniziato con la costituzione di FFACE (Federation of film and audiovisual composers of Europe) con sede a Parigi e ECF (European Composers Federation) – musica classica – con sede a Vienna già costituti nel 2006.
I tre sindacati confluiranno in una unica grande federazione che avrà il nome di EMWN (European Music Writers’ Network) la quale avrà l’obiettivo di raccogliere e coordinare le istanze degli autori europei e di dar loro più voce a livello istituzionale europeo.
La federazione EMWN verrà formalmente istituita con l’incontro dei suoi membri a Madrid il prossimo marzo 2007.
I dieci membri designati del Consiglio Direttivo di APCOE sono:
Paesi Membri Permanenti
Francia Jean Marie Moreau
Germania Joerg Evers
Italia Silvano Guariso
Spagna Ivan Garcia Pelayo
Regno Unito David Ferguson
Altri Paesi Membri
Austria Frank Stahmer
Danimarca Lasse Lunderskov
Finlandia Georg Nummelin
Lituania Ugis Praulins
Svezia Roger Wallis
“Aver ottenuto che l’Italia sia uno dei cinque membri permanenti del direttivo è stato un grande successo” afferma Silvano Guariso, Responsabile dei Rapporti Istituzionali dell’ U.N.C.L.A e neo Consigliere per l’Italia di APCOE.
“Il prestigioso riconoscimento al nostro sindacato di rappresentare l’Italia come membro permanente nel Consiglio Direttivo di APCOE ci consentirà di difendere anche in Europa i diritti della nostra categoria”
Riportiamo di seguito un’esaustiva dichiarazione di David Ferguson (dalla British Academy of Composers & Songwriters) neo-presidente di APCOE;
“Non è un caso che questi tre nuovi sindacati di compositori siano stati creati più o meno nello stesso momento. Le continue minacce ai diritti degli autori, dovute ai cambiamenti tecnologici e alla globalizzazione, i dubbi sul ruolo futuro delle società di gestione collettiva in contrapposizione ad un ambiente di lavoro sempre più penalizzante, hanno indotto coloro che scrivono musica a mettersi insieme e a parlare con un’ unica voce”