Ivan Cecchini, direttore dell’Associazione Italiana Editori (AIE), ha rinunciato ierival ruolo di presidente della SIAE, a cui era stato designato il 28 giugno scorso dalla stessa assemblea della SIAE.
Questo il senso della lettera inviata al Presidente del Consiglio, al Ministro per i Beni e le Attività culturali, ai Sottosegretari di Stato Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, al Segretario generale della Presidenza del Consiglio e ai Presidenti delle Commissioni cultura di Camera e Senato.
“Ritengo che nell’attuale fase e a fronte della delicata situazione della SIAE sia necessaria – scrive Cecchini nella lettera – una presidenza che possa contare su una forte condivisione che coinvolga tutti i soggetti, istituzionali e politici, che hanno in qualche modo e misura la responsabilità di concorrere a stabilire le condizioni fondamentali per una navigazione sicura. Rispetto a questa esigenza che ritengo prioritaria per il bene della SIAE non sono certo che la mia designazione possa rappresentare l’auspicato punto di equilibrio e convergenza”.
“Sono perciò addivenuto alla decisione di ritirare la mia candidatura, per altro non da me avanzata – conclude Cecchini – Confido di poter contare sulla Sua disponibilità ad accettare la mia rinuncia (.)”.
L’iter per la nomina ufficiale, dopo il positivo passaggio in Consiglio dei Ministri, prevedeva la discussione nelle Commissioni parlamentari competenti e la firma dell’elezione con decreto del Presidente della Repubblica.