SCF – Società Consortile Fonografici annuncia la firma dell’accordo con i primi stabilimenti balneari ed è il Sud ad offrire l’esempio con Fata Morgana, nel Salento, e ‘La Marsa Vacances’ di Palermo. Entrambe le strutture hanno infatti contattato spontaneamente SCF riconoscendo i diritti discografici relativi all’utilizzo di musica registrata nell’ambito delle rispettive attività, come previsto dalla legge sul diritto d’autore: un esempio che sta ottenendo sempre più proseliti tra gli ‘imprenditori dell’ombrellone’.
Gianluigi Chiodaroli, Presidente di SCF esprime la propria soddisfazione per le intese raggiunte: “La musica all’interno degli stabilimenti balneari è indubbiamente un elemento ad alto valore aggiunto in termini di riqualificazione ambientale, sia quando essa viene proposta come semplice sottofondo sulla spiaggia, sia quando diventa un elemento di supporto per le diverse attività ricreative, sportive e di animazione, offerte ormai dalla quasi totalità delle strutture balneari. Per questo motivo riteniamo decisivi questi primi accordi, per promuovere il valore della musica anche presso altre strutture analoghe”.
“Siamo inoltre particolarmente soddisfatti nel rilevare che è proprio il Sud a dare per primo un segnale forte in materia di utilizzo legale di musica”, continua Chiodaroli, “diventando di fatto testimonial di una cultura rispettosa dei diritti e offrendo così l’esempio a tutte quelle realtà che ancora considerano, erroneamente, la musica come un bene gratuito”.
La musica trasmessa negli stabilimenti balneari, come anche quella utilizzata nell’ambito di altre attività come nei supermercati, nelle parrocchie, dal parrucchiere, dal dentista, nelle palestre, nei negozi, è il risultato della creatività e del lavoro di chi all’interno dell’industria discografica ha investito risorse per la creazione di un prodotto musicale come i cantanti, i musicisti, i tecnici del suono. Per questo motivo la legge sul diritto d’autore ha riconosciuto ai produttori discografici e agli artisti interpreti ed esecutori il diritto ad un compenso per la diffusione di musica registrata in pubblico: si tratta dei diritti discografici, diversi dal diritto d’autore e spettante alla SIAE.
Ogni volta che si vuole trasmettere in pubblico musica registrata occorre quindi contattare oltre la SIAE anche la SCF, che in qualità di collecting society, offre un servizio che permette di utilizzare la musica in maniera legittima, tutelando i diritti discografici spettanti ai produttori fonografici e agli artisti, dando così valore ad un bene inestimabile come la musica.
“Questi primi accordi nell’ambito delle strutture balneari, frutto di uno spontaneo riconoscimento dei diritti discografici, ci confermano ancora una volta la bontà di un cammino intrapreso da tempo”, conclude Chiodaroli, “Il nostro principale obiettivo a tutela dei diritti musicali è infatti quello di educare alla legalità, sensibilizzare e responsabilizzare gli operatori che utilizzano musica all’interno dei propri esercizi, ad agire nel rispetto di quanto stabilito dalla legge, riconoscendo così il valore della musica e dei diritti di chi di fatto ha contribuito alla realizzazione del prodotto musicale da loro utilizzato”.