A poche ore di distanza dalla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ritenuto i servizi P2P responsabili per lo scambio illegale di file in Rete, RIAA l’associazione che rappresenta l’industria discografica americana, ha dato il via a un’altra serie di azioni legali.
Sono ben 784 le “John Doe” suits (azioni legali contro ignoti in quanto degli utenti è noto solo l’indirizzo IP) poste in essere. Le cause sono state intentate presso Corti distrettuali federali diversi stati dell’Unione.