Nelle scorse settimane l’Assemblea nazionale aveva approvato un emendamento al disegno di legge di riforma della legge sul diritto d’autore che avrebbe reso legale lo scambio di contenuti tutelati sui sistemi P2P, tramite il pagamento di una cifra mensile da aggiungere al costo della connettività.
In questi giorni, probabilmente grazie alle pressioni degli aventi diritto (si veda per esempio il sito della SACEM) il Parlamento ha fatto un passo indietro sulla questione, mentre introduce la possibilità di effettuare copie private per uso personale di opere dell’ingegno, anche più di una se rimane in ambito familiare (si parla di “cinque copie private”).
Se la norma sarà accolta, produttori e distributori di contenuti dovrannno probabilmente rivedere le proprie tecnologie di Digital Rights Management (DRM) affinché sia possibile per chi acquista un CD o un DVD farne alcune copie, per uso personale e familiare. Per chi riproduce contenuti protetti da un originale prestato si ipotizza una multa contenuta pari a 150 euro.