John Kennedy, CEO e Presidente di IFPI ha annunciato la realizzazione di una controffensiva internazionale contro il file sharing illegale che si prevede possa essere una delle più vaste campagne mai condotte sino ad ora dall’industria discografica.
Sarà infatti dato il via a più di 2.100 nuove azioni legali contro file-sharer in Europa Asia e per la prima volta in Sud America.
Utenti svedesi, svizzeri, argentini o di Hong Kong e Singapore rischieranno di essere riconosciuti responsabili delle violazioni sotto il profilo penale e di essere condannati al risarcimento dei danni cagionati.
Diciassette i Paesi coinvolti nell’azione e precisamente: Svezia, Argentina, Svizzera, Hong Kong, Singapore, Austria, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Islanda, Italia, Irlanda, Olanda, Regno Unito e, naturalmente, Stati Uniti.
Secondo quanto dichiarato la maggioranza dei soggetti è di una età compresa tra i 20 e i 30 anni e rischia di dover corrispondere una somma, nell’ipotesi più favorevole, pari a 3.000 dollari statunitensi.
L’azione ha come obiettivo utenti di tutti i maggiori network P2P come FastTrack (Kazaa), Gnutella (BearShare), eDonkey, DirectConnect, BitTorrent, WinMX, and SoulSeek.
Kennedy ha inoltre sottolineato come non vi siano più scuse per continuare a scaricare illegalmente dalla Rete in quanto ormai l’offerta legale è in grado di soddisfare pienamente la domanda del mercato essendo ormai disponibili più di due milioni di brani distribuiti tramite 300 siti.
Le azioni legali sono seguite a una campagna di comunicazione condotta dall’industria discografica attraverso l’invio di più di 52 milioni di “instant message” inviati agli utenti delle reti P2P, allo svolgimento di attività educative condotte nei confronti dei genitori in merito ai rischi del file sharing illegale, allo sviluppo e distribuzione di un software, Digital File Check, realizzato per aiutare l’utente a usufruire correttamente delle risorse musicali della Rete.