Martusciello al MIDEM: l’Italia protegge il diritto d’autore nell’odierno contesto globale

L’Italia tutela il diritto d’autore per incoraggiare l’arte e tutelare l’industria discografica. Il Vice Ministro per i Beni Culturali, Antonio Martusciello, è intervenuto a Cannes, il 22 gennaio scorso, all’incontro informale dei Ministri Ue della Cultura in occasione del MIDEM, uno dei maggiori eventi mondiali dedicati alla musica.
L’intervento del Vice Ministro, incentrato su “Copyright, le prospettive future in Italia e nell’Ue”, ha avuto l’obiettivo di presentare la situazione attuale in Italia, in particolare per quanto riguarda i diritti d’autore nell’era della globalizzazione. “Siamo convinti che la tecnologia rappresenti una straordinaria opportunità – ha affermato Martusciello – ma, per evitare che la sua rapida evoluzione possa diventare un pericolo per la produzione dell’ingegno e della fantasia, dovrà essere oggetto di particolare attenzione per essere tutelata da tutti i possibili rischi”.
“Per questo bisogna combattere il fenomeno della pirateria in modo rigoroso, ma con intelligenza, attuando un’opera di sensibilizzazione soprattutto rivolta alle nuove generazioni” e, ha ricordato Martusciello, “è quanto già sta facendo l’attuale governo”. Fino ad oggi i settori più colpiti a livello mondiale sono l’industria discografica, le maggiori case di software e le imprese del settore delle opere audiovisive. In particolare le ultime stime, calcolate per difetto, evidenziano che la pirateria musicale copre circa il 25 per cento del mercato complessivo.
“Il fenomeno della pirateria e della contraffazione – ha sottolineato il Vice Ministro per i Beni Culturali – rappresenta un problema trasversale al mercato globalizzato perché, da un lato, annichilisce i risultati della creatività presente nelle opere dell’ingegno, mentre dall’altro danneggia la competitività del Paese, mettendo a repentaglio i tessuti connettivi industriali a motivo del degrado sociale che provoca sul territorio”. Quindi il contesto giuridico per la protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi nell’Unione europea deve adeguarsi a tali realtà. Tuttavia le strutture nazionali in materia di diritto della proprietà intellettuale sono basate su tradizioni giuridiche e culturali diverse. Il problema, quindi, è proprio coordinare gli sforzi dei paesi Ue verso obiettivi comuni.
“Le diversità culturali sono da noi tutti considerate un valore prioritario. L’Italia ha sempre condiviso questo principio considerandolo una ricchezza per l’umanità in quanto fonte di creatività, di innovazione e di scambi, ma anche e soprattutto quale strumento di promozione di un necessario dialogo interculturale, nel comune riconoscimento delle rispettive specificità. Naturalmente – ha concluso Martusciello – è importante, in questa ottica, tutelare le nostre tradizioni musicali e i musicisti”.
Fonte: aise