ECSA, la organizzazione degli autori europei, composta da tre organismi in cui Uncla è presente per l’Italia (APCOE per musica popolare, ECF per classica, FFACE per cinema), sempre più spesso viene ascoltata dalla UE in incontri formali e informali.
Tuttavia data la dimensione del pericolo ha deciso di mettere chiaro e tondo in questa dichiarazione ciò che pensa, ribadendo la centralità delle società di gestione collettiva, ma anche l’importanza di regole certe di gestione e trasparenza.
Di seguito la risoluzione che ECSA ha approvato a Bilbao.
European Composer and Songwriter Alliance
Risoluzione sulla gestione del diritto d’autore
Bilbao, 9 giugno 2010
Premessa
Noi, rappresentanti delle organizzazioni di compositori e autori di ventinove paesi europei, facenti parte della European Composer and Songwriter Alliance (ECSA), ci siamo riuniti in assemblea straordinaria a Bilbao il 9 giugno 2010 per affrontare le tematiche connesse con la gestione collettiva del diritto d’autore e della sua distribuzione digitale in Europa.
Apprezziamo l’interesse della Commissione Europea e la direttiva proposta su tale tematica, e portiamo alla sua attenzione le seguenti raccomandazioni.
Risoluzione sulla gestione del diritto d’autore.
1. Vista l’importanza del coinvolgimento dei portatori di interessi nella U.E. come previsto dalla Iniziativa Europea sulla Trasparenza del 2005.
2. Ricordando la dichiarazione di Glasgow dell’European Composer’s Forum, che rappresenta gli interessi degli autori della musica d’arte e classica.
3. Ribadendo il principio che le opere musicali nascono dagli autori, il cui contributo è fondamentale per la creazione delle culture nazionali, regionali e locali, per la preservazione di tali culture e per lo sviluppo della diversità culturale in Europa.
4. Sottolineando il contributo del lavoro creativo al Pil complessivo europeo, nella consapevolezza che il lavoro degli autori è la fonte della catena di valore economico.
5. Profondamente preoccupati della crescente difficoltà dei compositori e autori professionisti ad assicurarsi decorose condizioni di vita.
La European Composer and Songwriter Alliance:
6. Sollecita eque condizioni per la protezione della Proprietà Intellettuale e per la amministrazione dei Diritti.
7. Raccomanda fortemente che qualunque legislazione riguardante l’amministrazione collettiva del diritto d’autore debba assicurare libertà di scelta per gli autori nella amministrazione dei loro diritti.
8. Chiede un giusto, stabile e trasparente quadro legislativo a beneficio di tutti i creatori, che promuova anziché penalizzare i processi creativi e la loro valorizzazione economica.
9. Sottolinea il ruolo vitale che le Società di Gestione Collettiva hanno per i creatori perchè assicurano:
a) trasparenza – tali società lavorano su un principio di non profit e tutta la raccolta del diritto (dedotti i necessari costi) è distribuita secondo regole sottoposte a controlli e aperta a tutti,
b) eguaglianza e trattamento non discriminatorio per tutti gli associati,
c) certezza del repertorio,
d) protezione del diritto d’autore e copyright,
e) diversità culturale,
10. Sottolinea l’importanza della ri-aggregazione dei diritti nelle Società di Gestione Collettiva per facilitare sia le licenze domestiche che pan-europee.
11. Sottolinea la necessità di migliorare le regole di trasparenza nelle Società di Gestione Collettiva particolarmente in relazione a 1) il flusso dei diritti e la loro ripartizione, 2) aspetti statutari e di controllo.
12. Chiede quindi alle U.E. di stabilire standards minimi per gli statuti e l’amministrazione delle Società di Gestione Collettiva, perché possano essere qualificate come tali, e per la rappresentanza degli autori all’interno di esse.
13. Incoraggia la U.E. ad armonizzare e semplificare le regole di controllo delle Società di Gestione Collettiva, inclusi collegi arbitrali per le tariffe e adozione delle migliori disposizioni (best practices) dei paesi membri per assicurare processi di adozione di tariffe che siano rapidi, certi, finanziariamente sostenibili e che garantiscano adeguata remunerazione.
14. Sollecita fortemente il mantenimento della assegnazione esclusiva dei diritti alle Società di Gestione Collettiva da parte degli autori, e sottolinea il fatto che se l’assegnazione esclusiva viene perduta il risultato sarà:
a) mancanza di trasparenza,
b) mancanza di controllo e libertà di scelta
c) usurpazione dei diritti
d) declino della gestione collettiva dei diritti
e) ulteriore frammentazione dei repertori
f) crescente dominanza del repertorio anglo-americano e conseguente diminuzione della diversità culturale.