I primi giorni di agosto IFPI ha reso noto il dodicesimo rapporto annuale relativo al mercato musicale globale che comprende più di 65 Paesi.
Tra le case discografiche Universal mantiene la propria posizione di preminenza con il 25.5% della quota globale di mercato, seguita da BMG/Sony,21.5%, EMI, 13.4%, Warner, 11.3%.
Per quanto riguarda invece la raccolta di diritti il primato va agli Stati Uniti con 493 milioni di dollari con un incremento del 4.5% rispetto al 2003 e del 19% rispetto alla media del quinquennio precedente; il dato include i diritti derivanti da tutte le forme di utilizzazione, dalle tradizionali a quelle introdotte dal massiccio uso della Rete.
Il 2004 è anche stato un anno decisivo per lo sviluppo dei servizi di commercializzazione online della musica: sono stati infatti lanciati globalmente 180 nuovi “negozi virtuali” e attualmente sono circa 300 i siti che vendono musica in Internet 200 dei quali localizzati in Europa.
In costante aumento anche le vendite dei lettori di file musicali, mentre si segnala anche un significativo aumento dell’acquisto di supporti fisici attraverso la Rete con un incremento del 15% in Germania, del 10% in Gran Bretagna e del 6% negli Stati Uniti.