Il caso trattato dal Tribunal de Grande Instance de Paris riguarda un utente accusato di aver scaricato e posto in condivisione moltissimi brani musicali tutelati dal diritto d’autore.
La Société de Civile de Producteurs Phonographique aveva individuato nel 2004 l’IP del computer dell’imputato, attivo tramite il celebre software Kazaa.
Il Tribunale francese ha stabilito che “l’imputato faceva uso di questi file a titolo personale, e quindi un uso legale”. Secondo i giudici, la normativa francese stabilisce che i cittadini “facciano un uso corretto dei materiali protetti fino a quando questo uso non è collettivo o non è a finalità di lucro”.
La Societé ha già annunciato che presenterà appello.