La commissione bicamerale del Parlamento francese che si sta occupando del recepimento della Direttiva UE 29/2001/CE e della conseguente riforma della legge sul diritto d’autore, averebbe deciso di abbandonare l’obbligo di rendere i sistemi DRM tra di loro interoperabili. Ora il progetto di riforma prevede che a decidere se il DRM utilizzato debba o meno essere interoperabile siano i detentori dei diritti.
Nel nuovo testo sono previste sanzioni per i pirati di opere dell’ingegno: poche decine di euro se l’uso di quanto scaricato, ad esempio via P2P, è personale. Discorso diverso per chi utilizza a scopo di lucro, o per chi promuove l’uso di sistemi illegali: in questo caso si rischia la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 300mila euro.
Apple tira un sospiro di sollievo: “attendiamo il risultato finale del processo legislativo francese, e auspichiamo che decidano di far sì che sia la fortissima concorrenza basata sulle possibilità di scelta dei consumatori a decidere quali siano i player e negozi di musica online a dover stare sul mercato”.