Si è svolta, il 24 giugno, presso la Biblioteca e Museo Teatrale del Burcardo a Roma, la conferenza stampa “Licenza Siae per le copie-lavoro dei Deejay: una sperimentazione riuscita”, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti della Siae, gli esponenti delle associazioni dei Deejay Associazione Italiana Disc Jockey (AID), Associazione DeeJay (A-Dj), Associazione Nazionale Produttori Autori DeeJay (ANPAD), Assodeejay di Assoartisti.
In sei mesi di sperimentazione sono state rilasciate 422 licenze per la creazione di copie-lavoro e circa 600 sono state le richieste.
Con questa licenza, i Deejay possono realizzare le loro compilation personalizzate da utilizzare nei locali pubblici in cui lavorano senza incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.
“La licenza – ha affermato il vicedirettore generale della Siae Manlio Mallia – è il frutto di un accordo con le principali associazioni di categoria che ci hanno chiesto una regolamentazione. E’ sperimentale, fino a fine 2009, poi sarà monitorata in vista di un nuovo protocollo”.
Nel corso della conferenza Maria Assunta Blanchi, dirigente della Sezione Musica Mercato Fonovideografico e Giancarlo Pressenda, funzionario della Sezione Musica della Siae, hanno spiegato nei dettagli la procedura di rilascio della licenza per la riproduzione di composizioni musicali appartenenti al repertorio tutelato dalla Sezione Musica della Siae illustrando i diritti concessi e le limitazioni oltre alle comunicazioni relative ai brani riprodotti nelle copie-lavoro e la disciplina del contrassegno Siae, da cui le copie lavoro sono esenti. La procedura di richiesta della licenza è on-line.
“Sono favorevole all’iniziativa, è anche un modo per consolidare la nostra professionalità” ha dichiarato il dj Piero Fidelfatti. “E’ un incentivo a venire in Italia per i dj stranieri, che chiedono licenze per non incorrere in pesanti multe” ha aggiunto il promoter Maurizio Clementi.
La licenza per le copie-lavoro regolamenta un settore di grande vitalità per l’industria dell’intrattenimento in Italia e consente ai Deejay di utilizzare in pubblico le riproduzioni di brani musicali provenienti da registrazioni lecitamente distribuite o poste in commercio e lecitamente acquisite, che, prima del varo di questa licenza sperimentale erano consentite soltanto per uso privato.
Ricordiamo che gli associati UNCLA possono ottenere la licenza sperimentale.
Fonte: S.I.A.E.