Sono stati diffusi da IFPI i dati relativi al mercato discografico mondiale.
Il primo semestre 2005 ha visto il triplicarsi della domanda di musica digitale da internet e tramite telefoni cellulari ed ancora un calo sul fronte del supporto fisico tradizionale, che si è attestato a 13.2 miliardi di dollari con una diminuzione dell’1.9%
Per permettere un confronto anno su anno, IFPI (International Federation of Phonographic Industry) ha tradotto e confrontato i dati di vendita di musica digitale in vendite al dettaglio.
Su queste basi, i ricavi del primo semestre 2005 ammontano a 790 milioni di dollari contro i 220 milioni del primo semestre 2004. Le vendite di musica digitale rappresentano il 6% dei ricavi del mercato discografico mondiale.
Il valore delle vendite di musica digitale, escluso il margine al venditore, ammonta a 440 Milioni di dollari USA e comprende l’acquisto di musica presso music-store, tramite download di brani musicali e suonerie true – tone su telefoni cellulari ( sono escluse le suonerie mono e polifoniche che non sono un prodotto discografico).
Le vendite su supporto fisico ( CD e DVD musicali) sono invece calati del 6.3% a valore per un totale di 12.5 Miliardi di dollari e del 6.6% ad unità, rispetto al medesimo semestre 2004.
Il boom del mercato digitale è stato caratterizzato sia dall’aumento della fruizione di musica su banda larga, telefonia mobile di nuova generazione, utilizzo di lettori MP3, sia dal successo derivato dal lancio di nuovi servizi interattivi promossi in vari Paesi nel corso dell’ultimo anno.
Il maggior incremento di musica digitale che si è registrato nei primi 5 mercati mondiali: USA, Giappone, Regno Unito, Francia e Germania, farà da volano per una rapida diffusione già dai prossimi mesi, nei restanti mercati.
Il mercato italiano, nel primo semestre dell’anno, ha visto un calo nelle vendite nel segmento tradizionale del 12% in termini di fatturato e del 10 % in termini di pezzi venduti.