“La lotta alla contraffazione e in generale la difesa della proprietà intellettuale fanno parte degli investimenti essenziali per l’affermazione, la difesa e la valorizzazione” della proprietà intellettuale interpretabile come “la versione moderna della ricchezza delle nazioni di cui trattava Adam Smith”.
Così ha esordito il presidente di Indicam, Carlo Guglielmi in occasione della relazione all’assemblea annuale dell’Istituto del Centromarca per la lotta alla contraffazione, tenutasi nei giorni scorsi a Milano.
Per il numero uno di Indicam, giunta quest’anno alla sua diciannovesima assemblea, la contraffazione è da considerarsi come uno degli elementi più gravemente distorcenti e pregiudizievoli per lo sviluppo economico nazionale perché falsa la competizione, deprime in maniera patologica il livello qualitativo dell’offerta, mette a rischio migliaia di posti di lavoro e incrementa la diffusione di una cultura dell’illegalità.
“Troppo spesso – ha detto durante il suo intervento – nel nostro Paese la dialettica fra competizione e regole viene trascurata, anzi sono proprio i rispettivi e complementari valori di competizione e regole ad essere ignorati”.
Il testo della relazione è disponibile nel sito di Indicam.