A causa di un malore improvviso è mancato ieri pomeriggio, a Milano, Carlo Andrea Bixio produttore tra i più noti e affermati dello spettacolo italiano. Con Carlo perdiamo uno degli esponenti di maggiore spicco e spessore del nostro Sindacato che ha avuto dall’intera famiglia Bixio, nel corso degli anni, un prezioso e insostituibile sostegno a partire dal padre di Carlo, Cesare, uno dei pilastri del mondo autorale italiano.
Carlo, nato a Milano il 18 dicembre 1941, ha svolto la propria attività dapprima nel mondo del cinema collaborando con le più importanti case di produzione, tra le quali Cineriz e Titanus, per la realizzazione di memorabili colonne sonore. Bixio ha collaborato con registi del calibro di Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone, Mario Monicelli, Pier Paolo Pasolini, Roman Polanski, Martin Scorsese, Luchino Visconti, Roberto Benigni, ma anche con gli interpreti Lucio Dalla, Eugenio ed Edoardo Bennato, Giorgio Gaslini, Ennio Morricone, Nino Rota.
In seguito la sua attività si è concentrata verso produzioni televisive di grande successo sia nel settore musicale, si pensi a “Un disco per l’estate”, “Mina contro Battisti”, “l’Eurofestival”, il Festival di Sanremo, (quest’ultimo insieme a Gianni Ravera), sia in quello della fiction con la creazione di serie di enorme successo, tra le quali “Un medico in famiglia”, “I Cesaroni”, “Tutti pazzi per amore”.
Con Carlo scompare un sicuro punto di riferimento dell’UNCLA dotato, com’era, di grande saggezza, lucidità ed equilibrio che lo portavano sempre a cercare di coniugare la giusta protezione dei diritti degli autori, con le esigenze di efficienza ed economicità tipiche della gestione imprenditoriale.
Carlo Andrea Bixio, da sempre attento anche alle problematiche sociali della categoria autorale, era da anni componente del Collegio dei Probiviri della Cassa Nazionale di Assistenza Compositori, Autori e Librettisti di Musica Popolare di cui era un fervido sostenitore.
Oggi ci è venuto a mancare un grande amico ed artista, domani ne sentiremo ancor più la mancanza.
Ciao Carlo.