Campagna UNCLA per l’emanazione di una legge sulla musica

Cari colleghi, Autori ed Artisti interpreti esecutori,

nel quadro delle iniziative che l’UNCLA ritiene ormai improcrastinabili per la tutela della cosiddetta musica popolare italiana (intendendosi con tale termine ogni forma di espressione musicale diversa da quella lirica, sinfonica o concertistica), vogliamo richiamare l’attenzione di tutti Voi sulla necessità di far presentare ed approvare dal Parlamento italiano una legge che riconosca anche ad essa la qualifica di mezzo di espressione artistica di primario interesse culturale nazionale.

In tale quadro, l’UNCLA, richiamandosi a quanto propugnato già dieci anni fa nel suo programma elettorale e nel giugno 1988 presso la Commissione VII del Senato incaricata della redazione del DDL sulla Musica, sollecitando i settori responsabili e gli organi governativi ad introdurre anche nel nostro Paese una chiara politica di sostegno alla musica popolare sulla linea della legislazione francese del 1984 e la legge in argomento recentissimamente approvata in Portogallo, condividendo in pieno quanto recentemente già discusso fra i propri associati, intende ora richiamare tutti a partecipare in prima persona alla presentazione ed alla lotta per la sua successiva approvazione, di un disegno di legge a tutela della musica popolare italiana che contempli:

1. il riconoscimento per la musica popolare italiana della qualifica di strumento di formazione culturale di primario interesse nazionale;
2. la previsione di un obbligo per le radio e le televisioni (relativamente alle trasmissioni musicali) di inserire nella loro programmazione una percentuale di musica popolare italiana (per essa intendendosi quella creata da un autore italiano, sia in lingua italiana che straniera, o interpretata da un artista italiano, anche se fissata all’estero), sia diffusa che eseguita dal vivo, non inferiore al 50% della programmazione totale, con una quota percentuale riservata alle nuove produzioni ed una quota percentuale riservata alle nuove proposte (sul modello di quanto già esistente in Francia);
3. (quale ulteriore e legittima conseguenza del riconoscimento del primario interesse nazionale) la previsione di un’Imposta suI Valore Aggiunto ridotta ed assolta dal produttore (come per i libri) sui prodotti dell’industria fonografica (CD, DVD, downloading ed altri supporti contenenti in misura prevalente esecuzioni musicali);
4. (sempre in ragione del primario interesse nazionale), la possibilità di destinare una parte del F.U.S. al sostegno delle opere prime anche nel campo musicale (come già avviene per il cinema);
5. infine (ancora in ragione del riconoscimento del primario interesse nazionale), la previsione di un obbligo (accompagnato da un incentivo e/o da una agevolazione da determinare), per l’utilizzo di musica dal vivo negli esercizi e/o locali che intendano offrire un intrattenimento musicale (almeno per una parte del programma settimanale).

Ritenendo questa proposta di interesse primario per tutta la categoria, l’UNCLA la indirizzerà, anche tramite il proprio sito, a tutti gli autori artisti interpreti esecutori, anche se non ancora associati UNCLA, chiedendo a ciascuno di essi la sottoscrizione e restituzione della dichiarazione di adesione alla proposta.

Responsabile rapporti istituzionali
Silvano GUARISO

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