E’ morto sabato 7 giugno a Roma all’età di 91 anni uno dei principali esponenti del Cinema Italiano : Dino Risi.
I funerali si svolgeranno oggi, 9 giugno, alla Casa del Cinema di Roma.
“Vorrei ricordare la sua intelligenza, che era straordinaria. Quel finto cinismo che aveva lui, perché odiava le sovrastrutture, la retorica, il finto buonismo, lui che di fondo era capace di grandi slanci, come tutte le persone grandi… mascherava i suoi momenti di commozione e di debolezza, ed era il suo aspetto più divertente”, ha detto l’attore Paolo Villaggio. “La cosa più bella che aveva era la sua creatività”, ha detto ancora Villaggio, ricordando come il regista si divertisse a fingere “di essere piccolo, mediocre, cinico: era esattamente l’opposto”
Il regista lascia al nostro paese capolavori come Poveri ma belli”, “I mostri”, “Straziami ma di baci saziami”, “Il sorpasso” e “In nome del popolo italiano” e Profumo di donna” con il quale Risi ha ottenuto due nomination all’Oscar. Nel 2002 gli fu assegnato il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio di cordoglio ai figli Claudio e Marco, ha ricordato Dino Risi come un “osservatore attento e disincantato dei fatti e dei comportamenti” e ha sottolineato la sua capacità di “dare forma originale alla rappresentazione delle inquietudini, delle speranze e delle contraddizioni di una nazione nuova alla democrazia”.
Con la morte di Dino Risi se ne va quello che forse è stato il più grande maestro di quella stagione irripetibile del nostro cinema che va sotto il nome di commedia all’italiana. Con la sua implacabile ironia ha descritto i vizi e le debolezze dell’Italia del Dopoguerra creando dei personaggi memorabili che con la loro umanità commovente e grottesca hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del nostro cinema.