Il Direttore Generale Gaetano Blandini, unitamente ai Sub Commissari Mario Stella Richter e Domenico Luca Scordino, hanno illustrato in conferenza stampa ieri mattina a Roma un primo bilancio dei nove mesi della gestione straordinaria della SIAE, a seguito del commissariamento avviato nel marzo del 2011.
La SIAE è ente pubblico economico a base associativa: opera in base al diritto privato (legge n. 2/2008) ed è economicamente e finanziariamente auto-sufficiente. Non beneficia di nessuna sovvenzione, finanziamento, o trasferimento di sorta a carico dello Stato e non rientra nel comparto della finanza pubblica.
La SIAE, nell’ambito dell’attività assegnata dalla legge di tutela del diritto d’autore, raccoglie oltre 600 milioni di euro l’anno di proventi da ripartire agli aventi diritto, oltre 100mila associati.
I dipendenti della Società sono circa 1.300, cui si aggiungono 600 agenti mandatari.
La SIAE – solo con riferimento alle attività di spettacolo – opera su una realtà produttiva composta da oltre 85.000 luoghi di spettacolo in Italia e circa 3,8 milioni di eventi, censendo oltre 70 milioni annue di cosiddette “utilizzazioni” (singole esecuzioni di brani).
Il bilancio dell’esercizio 2010 registrava un valore della produzione di 177 milioni di euro, a fronte di costi per 204 milioni, con un risultato operativo negativo di 27 milioni di euro.
La gestione commissariale ha messo in atto una serie di razionalizzazioni, finalizzate al risanamento economico: nel corso del 2011, sono state avviate riduzioni di costi nell’ordine di 13 milioni di euro.
Sono in corso di definizione ulteriori interventi per garantire un pareggio di bilancio strutturale e stabile nel tempo.
Il deficit di bilancio SIAE è peraltro in buona parte determinato dal Fondo Pensioni, un fondo integrativo chiuso nel 1978 ma che ancora pesa fortemente nel bilancio della Società: la SIAE è obbligata in solido al pagamento delle prestazioni pensionistiche.
Il Fondo Pensioni è stato nel passato gestito con modalità obiettivamente inefficienti e non sempre rispondenti alle norme di legge e di statuto. SIAE è dovuta intervenire, nel corso degli anni, versando al Fondo oltre 130 milioni di euro (a valori non attualizzati).
Solo negli ultimi cinque anni, SIAE ha sopportato nel proprio bilancio, a causa del Fondo Pensioni, oneri per 35,7 milioni di euro, somma superiore al passivo netto complessivo evidenziato dalla SIAE nel medesimo periodo.
Nell’intervenire per sistemare definitivamente una simile anomalia, SIAE ed il Fondo Pensioni hanno avviato una duplice operazione di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Ciò consentirà – come confermato dal Presidente del Fondo Pensioni Damiano Lipani – di raggiungere un assetto di stabile equilibrio per il Fondo Pensioni (rafforzando le garanzie per i pensionati).
L’operazione consentirà altresì a SIAE di neutralizzare gli effetti negativi del Fondo Pensioni sul proprio bilancio, senza intaccare le riserve finanziare di SIAE stessa (destinate ad essere ripartite tra gli associati) ed invece creando valore attraverso la realizzazione di 78 milioni di euro di plusvalenze.
L’apporto del patrimonio immobiliare SIAE al fondo sarà di complessivi 181,5 milioni di euro; l’apporto del patrimonio immobiliare del Fondo Pensioni SIAE sarà di complessivi 80,5 milioni; per un totale di 262 milioni.
Questi valori sono scaturiti, nel rispetto della normativa vigente in materia, dalle valutazioni di periti indipendenti di primario standing internazionale.
SIAE ed il Fondo Pensioni SIAE restano titolari esclusivi delle quote dei 2 fondi immobiliari costituiti, affidati alla gestione di un primario operatore del settore (Sorgente SGR SpA), soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia e della Consob. Del pari, gli immobili utilizzati da SIAE sono e restano nella piena disponibilità di SIAE stessa.
L’attività della gestione commissariale terminerà con la consegna alle Autorità di Vigilanza del nuovo testo di statuto della SIAE.