Lo scorso mercoledì 22 settembre si è svolta, all’interno del convegno “Musicisti e cantanti in sala di incisione: novità in tema di previdenza, Nuovo IMAIE e diritti morali”, la tavola rotonda “Nuovo IMAIE: una occasione per tutti o solo per gli artisti professionisti?”, seconda occasione di confronto tra le rappresentanze degli artisti, dopo quella organizzata lo scorso 17 maggio 2010 in occasione del Music Italy Show di Bologna.
All’incontro, moderato dal Presidente di Note Legali Andrea Marco Ricci, sono intervenute numerose rappresentanze degli artisti: Natale Antonio Rossi e Maurizio Nicolia (UIL UNSA), Maurizio Feriaud (SAI CGIL), Michele Massimo Pontoriero (FELSA CISL S&C) e Pierluigi Salvagni (UNdA UILCOM). Sono emerse dichiarazioni assai interessanti, che riportiamo sinteticamente.
Chiaro il punto di vista di Maurizio Feriaud (SAI CGIL): “Il nostro impegno è volto a ridare il prima possibile agli artisti un Istituto. Il contesto è tuttavia molto difficile. Bisogna superare le polemiche, concretizzate anche in continui ricorsi alla magistratura, che se da un lato rappresentano la possibilità per i ricorrenti di far valere i propri diritti, di fatto finiscono per ritardare la costituzione del nuovo IMAIE, lasciando gli artisti senza istituto e allontanando il riconoscimento di quei diritti già maturati o in corso di maturazione. Credo che un primo importante risultato sia quello di aver lasciato le organizzazioni sindacali fuori dalla gestione del Nuovo IMAIE. Non abbiamo preparato nessuno statuto perché riteniamo debba nascere da un confronto democratico, che avverrà nel momento in cui i ministeri sanciranno la validità di un possibile istituto. Il Nuovo IMAIE dovrà abbozzare lo statuto, sarà compito degli eletti redigere quello definitivo”.
Dello stesso parere anche Michele Massimo Pontoriero (FELSA CISL), il quale ha precisato che “tutti gli artisti, nessuno escluso, devono vedersi riconosciuti come parte del Nuovo IMAIE ed essere remunerati” e come sia opportuno che, almeno in un primo momento, vi sia la massima apertura a far partecipare associazioni di artisti alla definizione delle regole del Nuovo IMAIE, rimandando la definizione di professionista a un secondo momento.
Natale Antonio Rossi (UIL UNSA) ha informato i presenti della esistenza di due ricorsi al TAR relativi alla costituzione del Nuovo IMAIE e ha invitato a “non farsi confondere dalle polemiche, a volte eccessivamente personali, che possono intralciare le possibilità di soluzioni”.
Pierluigi Salvagni (UIL COM) ha invece definito “inquietante” il fatto che la magistratura non si sia ancora espressa – dopo oltre due anni di indagini – sulle irregolarità rilevate nell’assegnazione dei bandi da art. 7 del 2007, mentre ritiene che non spaventino questi ricorsi al TAR, i quali potrebbero anche solo essere una forma di pressione psicologica per impedire l’iter di nascita del Nuovo IMAIE. Ha inoltre definito “necessaria una grande iniziativa divulgativa per fare conoscere a tutti gli artisti ruolo e funzioni di IMAIE”.
Unica nota lievemente polemica è sembrata quella di Maurizio Nicolia (UIL UNSA), il quale ha indicato come politicamente legittimi i ricorsi al TAR, in quanto i ricorrenti hanno ritenuto “cosa poco chiara” l’iter di costituzione del Nuovo Istituto. Nicolia ha proposto di organizzare una riunione con tutti i soggetti interessati alla costituzione del Nuovo IMAIE, allo scopo di affrontare e analizzare la situazione e decidere chi è il rappresentante legale (attraverso delle primarie o su indicazione del Ministero), tema che rappresenterebbe il punto di maggiore scontro tra fazioni, trovando così la più ampia legittimazione possibile. Successivamente bisognerebbe “tagliare le punte”, ovvero lasciare fuori chi non partecipa al dialogo.
La tavola rotonda è stata un’importante occasione di confronto: un nuovo incontro, sempre promosso e coordinato dall’Associazione, è in via di definizione nel corso del prossimo MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti a Faenza, il 27-28 novembre prossimi.