La Corte di Cassazione mette fine alla vicenda del sequestro di Pirate Bay

Con sentenza n. 49437 del 2009, relativa alla vicenda del sequestro del sito di Pirate Bay, operato dal PM di Bergamo, la terza sezione della Corte di Cassazione ha statuito che il giudice ordinario può “disporre il sequestro preventivo del sito web il cui gestore concorra nell’atività penalmente illecita di diffusione nella rete Internet di opere coperte dal diritto d’autore, senza averne diritto, richiedendo contestualmente che i provider del servizio di connessione Internet escludano l’accesso al sito, al limitato fine di precludere l’attività di illecita diffusione di tali opere”.
Queste in sostanza le motivazioni, pubblicate nei giorni scorsi, con le quali il 29 settembre scorso la Corte ha deciso di annullare con rinvio, accogliendo il ricorso del procuratore capo di Bergamo, l’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame aveva annullato il sequestro preventivo disposto dal GIP del sito web www.thepiratebay.org, perché, pur ritenendo sussistente il “fumus delicti” ed il “periculum” del reato, la misura cautelare, a suo parere, si risolveva in una “inibitoria atipica” nell’ordinare ai provider di non fornire la loro prestazione.
Fonte: www.dirittodautore.it