Il 6 maggio 2009 è iniziata la discussione presso la XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati del progetto di legge Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago, di cui è prima firmataria e relatrice l’on. Fiorella Ceccacci Rubino. L’esame del provvedimento è proseguito il 17 giugno 2009 ed è ripreso questa settimana, giovedì 23 luglio, dove è stato messo a punto il programma per le audizioni dei soggetti più rappresentativi del settore.
Il Presidente della XI Commissione, On. Silvano Moffa, e il Sottosegretario al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, Sen. Pasquale Viespoli, ritengono centrale che il tema del lavoro nello spettacolo, che coinvolge direttamente mezzo milione di lavoratori, venga affrontato nella Commissione Lavoro che è quella, appunto, competente per le materie del lavoro pubblico e privato, della previdenza, del sostegno al reddito, della formazione professionale e della cooperazione di servizi.
Il progetto di legge è composto di sette articoli e si propone di introdurre delle migliori “Tutele assicurative e previdenziali” per i lavoratori dello spettacolo; di predisporre opportuni “Requisiti anagrafici per l’accesso alle prestazioni pensionistiche per le categorie dei ballerini e dei tersicorei”; stabilisce la “Retribuzione imponibile” depurata da alcuni costi obbligati per l’artista; introduce il “Foglio d’ingaggio” quale documento che riassume gli elementi economici, previdenziali e assistenziali del lavoratore; istituisce la disciplina degli “Agenti di spettacolo”; costituisce per la prima volta il “Registro dei lavoratori dello spettacolo”; infine, fissa la “Copertura finanziaria” di 90 milioni di euro, di cui si dovrà far carico il ministero della solidarietà sociale per un triennio.
Con questo provvedimento si permette la realizzazione di una migliore tutela per quanti operano nell’ambito dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago dando così risposta all’invito che la Comunità Europea ha rivolto agli Stati membri, con la risoluzione sullo Statuto degli artisti approvata dal parlamento europeo il 7 Giugno 2007, per sviluppare ed applicare un quadro giuridico ed istituzionale di sostegno alla creazione artistica in grado di favorire la contrattazione, l’assicurazione malattia, la tassazione diretta e indiretta e la sicurezza sociale. Invito questo che si caratterizza non come mero assistenzialismo ma come consapevolezza della fondamentale funzione di coesione sociale e culturale svolta da questi lavoratori.