Il 24 maggio 2008 è stata inaugurata la Piazza dedicata al grande autore: Luciano Beretta.
Di seguito riportiamo il resoconto dell’indimenticabile giornata descritto da Elide Suligoj rappresentante dell’associazione “”Amici di Luciano Beretta”:
C’era un cielo inopportunamente imbronciato. C’era la musica che vorticava nell’aria spruzzata da una pioggerellina capricciosa che cadeva a intermittenza. C’era la gente che, comunque, cantava tutta insieme con una gioia e un’emozione indescrivibili… poi, inspiegabilmente, un improvviso raggio di sole, per pochissimi secondi, illuminò tutto. Un coro di oooh! accompagnò questo straordinario momento e ognuno diede una propria interpretazione. Per noi fu un inequivocabile saluto di Luciano. Mai scenografia fu così perfetta.
Era il 24 maggio 2008 e Garda dedicava ad un suo figlio adottivo una stupenda piazza: una piazza-teatro. E nella piazza c’era una stupenda targa di marmo a ricordarlo con una sua poesia dedicata al Lago di Garda.
Questo figlio adottivo è un autore. Sembra incredibile! Finalmente un grande, giusto riconoscimento a un autore: categoria tenuta da sempre incomprensibilmente nell’ombra, persino al Festival di Sanremo!
Un eroe della parola che ha fatto cantare e fa cantare l’Italia e non solo. Questo figlio adottivo, autore e poeta oltre che pittore, danzatore, mimo, attore è
Luciano Beretta
e sarà per sempre ricordato a Garda per aver contribuito a dare lustro alla città ed al suo lago con le sue canzoni come: “Il ragazzo della via Gluck”, “Chi non lavora non fa l’amore”, “Mondo in Mi 7ª ”, “Si è spento il sole”, “Viola”, “Storia d’amore”, “Una carezza in un pugno”, “Svalutation”, “La coppia più bella del mondo”, “Il problema più importante”, “Sotto le lenzuola”, “La storia di Serafino”, ”Eravamo in centomila”, “Nessuno mi può giudicare”, “Applausi”, “Tango italiano”, “Pugni chiusi”, “Tenerezza”, “Una ragione di più”, “La campagna in città”, “Cuore cosa fai” (da “Anonimo veneziano”), “Era il tempo delle more”, “Gente di Fiumara”, “Monica delle bambole”, “Un’ora fa”, ”Tu sei quello”, “Lago di Garda, gioiello d’Italie”, “E così per non morire”, “Perché mi hai fatto innamorare” e duemila altre..
Un autore il cui profilo tratto dal terzo volume della raccolta ADRIANO del Corriere della Sera nel 2007, dice fra l’altro: ”Angelo ballerino, poeta e pittore, scenografo e paroliere… Luciano Beretta. Il poeta”… e poi…”Accanto ad Adriano danza con le parole, insieme inventano il decalogo della Milano rock…infine…”Adriano/Luciano storia di un complotto musicale che cambierà la storia. Entrambi nati per caso fuori città, anzi fuori e basta, dovunque e altrove, ai confini del mondo reale, in via Gluck”.
Siamo tutti orgogliosissimi e commossi. Elide Suligoj