Un’inchiesta condotta dal mensile specializzato AF Digitale, pubblicata sul fascicolo di questo mese, svela i meccanismi secondo i quali vengono illegalmente importati e venduti al dettaglio nel nostro Paese una quantità superiore a tre quarti dei supporti vergini CD e DVD consumati.
L’evasione del compenso per copia privata e della relativa IVA rende possibile per i rivenditori disonesti praticare prezzi assolutamente competitivi su CD e DVD registrabili, rendendo, per esempio, il contrabbando di un paio di DVD più conveniente per il trafficante di quello di un pacchetto di sigarette.
Secondo la testata giornalistica, l’evasione dell’IVA supera i 30 milioni di euro ogni anno.
Il traffico illegale avviene alla luce del sole e moltissimi operatori commerciali fisici e online vendono i supporti a prezzi inferiori al valore alla fonte del solo compenso per copia privata, operando quindi in conclamata evasione SIAE e IVA. Sembra evidente, secondo l’autore dell’articolo, che se in un negozio sono in vendita DVD registrabili a meno di 0,58 euro + IVA o CD registrabili a meno di 0,25 + IVA, ci siano le prove che è in corso una violazione della legge.