Sappiamo valorizzare e prima ancora tutelare la nostra creatività? Quali politiche occorrono per sostenere l’internazionalizzazione del settore? Risponderà a questi quesiti Il valore dei contenuti: patrimonio culturale, diritti, internazionalizzazione, il focus della terza sessione degli Stati generali dell’editoria 2006, le Assise del mondo del libro organizzate dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e in programma il 21 e il 22 settembre a Roma nella Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa.
Un vero e proprio momento di confronto sul valore dei contenuti e del patrimonio culturale veicolato dall’editoria italiana e, all’interno di questo, della centralità del diritto d’autore e delle strategie per la internazionalizzazione delle aziende editoriali.
“In entrambi i casi – spiega Giulio Lattanzi, membro del Comitato di presidenza di AIE – le imprese editoriali italiane scontano uno svantaggio di partenza, la bassa diffusione della lingua italiana fuori dal nostro paese, cui non fanno riscontro adeguate politiche di sostegno, e la scarsa cultura in tema di diritto d’autore, che diventa cruciale nel momento in cui la digitalizzazione dei contenuti apre importanti opportunità di sfruttamento su differenti piattaforme”.
Le cifre – L’industria dei contenuti editoriali (libri, editoria digitale, banche dati, libri allegati a quotidiani) con 4.160 milioni di euro rappresenta il 28% dell’industria dei contenuti nel suo insieme (al netto di pubblicità, sponsorizzazioni, ecc.). Nonostante questo, il 21-22% dei titoli che si pubblicano ogni anno sono traduzioni da libri stranieri.
Se la vendita di diritti all’estero (circa 2.400 opere) è in crescita (+10% in media annua), è vero però che costituisce ancora una parte limitata del business editoriale del settore e del numero di “opere italiane” prodotte. Così come le coedizioni con l’estero (anche qui in crescita +9% in media annua) riguardano poco più di 400 titoli all’anno. Da questo punto di vista c’è da chiedersi se c’è una relazione tra questi ultimi dati e il fatto, ad esempio, che gli studenti, in base ai dati del Ministero degli Esteri, che frequentano all’estero corsi di lingua italiana non arrivano a 500mila; e che negli Istituti italiani di cultura all’estero le dotazioni medie delle biblioteche sono solo di 9.361 volumi.
Il programma della terza tavola rotonda – Il focus si aprirà il 21 settembre alle 17.40 con la presentazione delle tesi degli editori a cura di Giulio Lattanzi e affronterà il tema del valore dei contenuti culturali come parte propulsiva della diffusione della cultura italiana all’estero. Si metteranno a fuoco i temi legati al diritto d’autore nell’era dell’innovazione tecnologica e della globalizzazione, anche nell’ambito delle politiche comunitarie. Si confronteranno su questo, tra gli altri, il Senior Vice President Global Magazines Disney Publishing Worldwide Alessandro Belloni, il vice Ministro degli Esteri Ugo Intini, il presidente dell’ICE Umberto Vattani, il presidente della Commissione cultura della Camera Pietro Folena, moderati dal direttore dell’Agenzia Apcom Antonio Calabrò. La giornata si chiuderà con l’intervento del ministro del Commercio internazionale Emma Bonino.