La Corte d’Appello del Settimo Distretto ha recentemente condannato una donna a risarcire 22.500 dollari a BMG Music per distribuzione illegale di musica tramite Internet.
La difesa aveva sostenuto che la messa a disposizione era semplicemente un modo per far preascoltare i brani prima dell’acquisto, e che i download erano una sorta di time-shifting permesso dal fair use in base alla nota decisione Sony-Betamax.
La difesa aveva appena rifiutato un accordo transattivo di 3.500 dollari proposto dalla RIAA.