La Fem, federazione editori musicali, fa sapere di essere contraria ad un eventuale commissariamento della S.I.A.E., il cui cda da oltre quattro mesi attende che vengano ratificate le nomine di quattro dei suoi consiglieri da parte del ministero per i Beni e le Attività culturali.
Di fronte all’eventualità dell’annullamento degli organi sociali gli editori “potrebbero non avere altra possibilità che scegliere di perseguire strade alternative alla Siae stessa – si legge in una nota diffusa da Fem – per l’attività di riscossione e ripartizione dei diritti con conseguenze economiche che porterebbero, di fatto, alla fine dello storico assetto della Società Italiana Autori ed Editori“.
“Un provvedimento del genere, che non ha alcuna giustificazione di carattere economico o giuridico, non avrebbe altra conseguenza che far precipitare la S.I.A.E. in una crisi irreversibile. Il bilancio preventivo del 2005 – prosegue la nota – non presenta alcuna criticità finanziaria, ed è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea degli iscritti ricevendo l’approvazione dal Ministero dell’Economia“.
Gli editori della Fem chiedono il reintegro del cda di Siae rivolgendo un appello al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e al ministro per i Beni e le Attività Culturali “affinché possa essere ripreso il lavoro, forzatamente interrotto, di gestione della S.I.A.E.“.